Porte Interne quali scegliere

Porte e finestre hanno una notevole importanza nell' ambito di una casa: da una parte contribuiscono ad esempio a risparmiare energia perchè isolano dal freddo invernale e dall' altra rivestono un ruolo di primo piano nella configurazione estetica dell'abitazione progetto.

Le porte esterne come detto ci riparano dalle intemperie e ci proteggono da eventuali intrusi, mentre le porte interne definiscono gli spazi, minimizzano i rumori e provvedono alla privacy dei vari ambienti della casa.

Le finestre invece danno luce e visuale (lì dove c'è) riservandoci scorci particolari che possono incidere sull'acquisto di una casa. Vediamo insieme che cosa offre il mercato in materia di porte e finestre per garantire alla nostra casa sicurezza e risparmio, senza tralasciare l’aspetto estetico.

Le porte:
quella di ingresso è meglio se è blindata. Garantisce la massima sicurezza e ci fa dormire sonni tranquilli. Deve però essere uguale a quella delle altre abitazioni se ci troviamo in un condominio . Nel caso di
recupero di una porta principale si può provvedere alla blindatura mediante l’inserimento di rinforzi metallici (piastre o tubolari) e l’installazione di serrature di sicurezza.

All’interno dell’appartamento la porta d’ingresso deve rapportarsi con i rivestimenti e lo stile d’arredo prescelti: può essere pannellata o dipinta, in modo da non risultare in contrasto con il contesto
in cui si inserisce.



Le porte possono essere prodotte industrialmente oppure in serie, e avere dimensioni più o meno
standardizzate (in larghezza solitamente dono da 60 o 80 cm ad un battente ed in altezza di 1,95 o 2 metri), oppure possono essere realizzate su misura. In quest'ultimo caso potremo sceglierle di qualsiasi misura e, conseguentemente, avere dimensioni e geometrie del tutto particolari.

Ci sono porte a un’anta o a più ante. Sistemi apribili a più di quattro ante sono comunemente intesi come
partizioni interne mobili. Oggi si vedono sempre più spesso pannelli a tutta altezza che ruotano o scorrono,
creando un vero e proprio elemento d’arredo.

Le porte a battente ad un'anta rimangono quelle più utilizzate. Hanno solitamente tre cerniere laterali sulla parte verticale del telaio e posseggono un senso di apertura (sinistra o destra, a tirare o a spingere) a seconda dell'ambiente sul quale si aprono.

Qualcuno preferisce ancora quelle a due ante, specialmente se immettono su grandi saloni. Il vantaggio è quello di avere un'apertura più ridotta perchè le ante sono meno ingombranti. Questa soluzione può
essere ancora considerata valida, anche se richiede una spesa maggiore a parità di dimensioni del vano.

Le porte a battente possono appartenere a due grandi e differenti tipologie. Una prima tipologia, che può essere definita più tradizionale, è montata su falso telaio in legno ed è corredata da coprifili (cornici di finitura che vengono posate attorno al vano della porta per coprire eventuali difetti e sbrecciature della muratura).

I coprifili, applicati alle pareti solitamente con colla o chiodi, possono essere lisci, avere una forma piatta, con
spigoli quadrati o arrotondati, oppure essere sagomati. La conformazione dei coprifili va valutata coordinandola alla natura dei battiscopa, in quanto i due elementi che si congiungono a pavimento devono
essere definiti secondouna logica coerente.

La seconda tipologia alternativa, il cui utilizzo è sempre più diffuso, è rappresentata dalla porta a filo muro
senza coprifili. Le porte a filo muro (dette anche rasomuro) conferiscono all’appartamento un aspetto meno decorato: possono essere facilmente scelte quando l’arredo è molto minimalista. Questo tipo di porte è montato su un telaio in profili metallici che viene inserito nella muratura, la quale potrà essere in seguito intonacata o variamente rivestita.

Porta a libro o a soffietto: l’anta è formata da una serie di fasce che si impacchettano nel vano stesso della porta; la porta a soffietto, in materiale continuo morbido (tessuto plastificato). Oggi sono state quasi completamente sostituite dalla porta scorrevole a scomparsa, il cui battente può scorrere internamente o esternamente al muro.




La porta a scorrimento interno alla parete può, una volta aperta, scomparire del tutto in un’intercapedine (ricavata tra due tavolati leggeri o all’interno di un’apposita struttura metallica fornita
con il telaio, su cui si applica direttamente l’intonaco di finitura).

A volte possono essere doppie e creare, in caso di apertura, un arco che può mettere in comunicazione
visiva due locali adiacenti. Un vantaggio non indifferente è quello di poter addossare alle pareti limitrofe mobili.

Ci sono poi ante a scorrimento esterno appoggiate a binari attaccati al muro, che possono restare nascosti.
Una volta scelta la porta più idonea, bisogna posizionarla correttamente rispetto alla sistemazione interna degli arredi.



I materiali:
le porte economiche (si possono comprare ad un prezzo inferiore ai 100 euro da Leroy Merlin e Brico) sono fatte in plastica, ma anche in lego. Ci sono poi materiali come il vetro in varie finiture e composizioni. Sono utilizzati, tuttavia,anche materiali sintetici.

Idee per una porta: ci sono quelle di Dorica (prima foto) oppure in legno laccato di Dierre (seconda foto), quelle pantografate o in cristallo satinato (terza foto) di Ferrero Legno. mentre con le sfoderabili di Bertolotto (quarta foto) possiamo cambiare fantasia alla porta sostituendo il pannello.
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