I sistemi di riscaldamento a Biomasse

I combustibili fossili, gas, petrolio e suoi derivati, non solo un giorno inizieranno a scarseggiare, ma sono anche molto costosi. Ecco perchè l'attenzione di molte famiglie italiane si è concentrata sul risparmio energetico, specie quello relativo al riscaldamento. Grande attenzione hanno attirato le cosiddette "biomasse", materiali organici derivati da piante non fossili che si riproducono, se ciò è fatto con attenzione, costantemente nel tempo.

Le biomasse come combustibile sono costituite da tre grandi ceppi:
- legna da ardere: ciocchi ricavati prevalentemente dal taglio dei boschi;
- cippato: legno sminuzzato meccanicamente originato da potature o da manutenzione dei boschi;
- pellet: cilindri di pochi cm realizzati con legno macinato, pressato e trafilato proveniente dagli scarti delle lavorazioni di legno e cellulosa.

La legna e i suoi derivati (cippato e pellet) rappresentano una fonte di energia molto valida e alternativa a petrolio e gas. Il suo impiego è rispettoso dell’ambiente perché non contribuisce al riscaldamento del pianeta
(CO2 quasi uguale a zero) ed è economicamente molto vantaggioso.

A questo vantaggio si aggiungono poi i notevoli progressi tecnologici delle macchine utilizzatrici della biomassa e cioè stufe, caldaie a pellet e termo caminetti, che hanno raggiunto livelli di rendimento di combustione molto elevati e hanno ridotto in modo sostanziale le emissioni inquinanti in atmosfera.

Meglio pellet o legna?
La legna viene utilizzata da migliaia di anni per il riscaldamento, è ecologica ed è in grado di regalare calore sano ed una splendida visione della fiamma. Il pellet è un combustibile pratico e poco ingombrante che garantisce una lunga autonomia d’esercizio e costa poco, circa 4 euro per 15 kg. I prodotti di ultima generazione sono veri e propri sistemi di riscaldamento con caratteristiche capaci di creare il comfort ideale per ogni ambiente.
La gamma prodotti varia dai caminetti più “tradizionali” aperti, che hanno però rendimenti piuttosto scarsi, a quelli più tecnologici (termocamini) con monoblocco in acciaio sia a legna che a pellet, con sistemi di ventilazione forzata o per produzione di acqua calda e timer per l'accensione e lo spegnimento automatico, alle caldaie anch’esse a legna, pellet o cippato alle stufe a legna e pellet, con sistemi di riscaldamento a convezione naturale, forzata o con produzione di acqua calda.

I sistemi di riscaldamento che usano biomasse:

Gli apparecchi da riscaldamento a biomassa generano calore per:
Irraggiamento: l’azione riscaldante è assicurata dal calore trasmesso direttamente dalla fiamma all’ambiente circostante, classico camino.
Conduzione:l’azione riscaldante è generata dal contatto diretto tra la superficie esterna ed il corpo interno toccato dalla fiamma.
Convezione naturale: il calore si diffonde tramite la circolazione spontanea delle masse di aria calda. L’aria a contatto con la fonte di calore si mette in movimento spargendo nell’ambiente circostante il calore accumulato.
Ventilazione forzata: l’aria calda viene messa in ambiente grazie ad un sistema di ventilazione forzata solitamente elettrico.

Questi sistemi di riscaldamento consentono di distribuire l’aria calda nell’ambiente d’installazione del prodotto. Oggi esistono sistemi per portare il calore anche in ambienti diversi da quello di installazione,
con apparecchi ad aria a ventilazione forzata o thermo per la produzione di acqua calda. Con gli apparecchi a ventilazione forzata è possibile la canalizzazione dell’aria calda: fino a ca. 10 mt con i prodotti a legna e ca. 15 metri con quelli a pellet. Con gli apparecchi thermo è possibile produrre e trasportare l’acqua calda con impianti termoidraulici per produrre calore nei vari ambienti della casa (come con caldaie a combustili fossili). I prodotti  possono essere collegati all’impianto tradizionale, al riscaldamento a pavimento o essere integrati con i pannelli solari termici.


A legna
Prefabbricati in cemento alleggerito;
Caminetti/monoblocchi
-Aperti
- Chiusi con vetro ceramico
- A convezione naturale
- A ventilazione forzata, alcuni canalizzabili
- Termocamini per la produzione di acqua calda
Inserti chiusi
- A convezione naturale
- A ventilazione forzata, alcuni canalizzabili
- Termo per la produzione di acqua calda

Stufe
- A convezione naturale
- A ventilazione forzata, alcune canalizzabili
- Termo per la produzione di acqua calda

A pellet
Caminetti/monoblocchi chiusi con vetro ceramico
- A ventilazione forzata, alcuni canalizzabili
- Termocamini per la produzione di acqua calda
Inserti chiusi
- A ventilazione forzata, alcuni canalizzabili
- Termo per la produzione di acqua calda
Stufe
- A convezione naturale
- A ventilazione forzata, alcune canalizzabili
- Thermo per la produzione di acqua calda

Quando si possono accendere i Riscaldamenti

Torna il freddo e torna la necessità di accendere i riscaldamenti sia autonomi che centralizzati anche per la stagione 2012-2013. In entrambi i casi i proprietari non possono attivarli a proprio piacimento, bisogna seguire delle date che sono diverse a seconda del comune di appartenenza. 

Il territorio italiano infatti, secondo il D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 che attua la legge num.10 del 9 gennaio 1991, è diviso in 6 fasce, dal più freddo, zona F, al più caldo, zona A.
Queste le fasce con le date in cui è possibile accendere i riscaldamenti:
-fascia F non ci sono limiti
-fascia E: dal 15 ottobre 2012 al 15 aprile 2013 per un massimo di14 ore al giorno
-fascia D: dal 1 novembre 2012 al 15 aprile 2013 per un massimo di12 ore al giorno
-fascia C: dal 15 novembre 2012 al 31 marzo 2013 per un massimo di 10 ore al giorno
-fascia B: dal 1 dicembre 2012 al 31 marzo 2013 per un massimo di 8 ore al giorno
-fascia A: dal 1 dicembre 2012 al 15 marzo 2013 per un massimo di 6 ore al giorno


Per controllare a che zona di appartenenza è il proprio comune clicca qui. Alla fascia F, in cui non ci sono limiti all' accensione, appartengono molti comuni prealpini e preappenninici delle province di Bolzano, Biella, Novara, Trento, Pordenone, Udine, L'Aquila ecc..

I comuni di Torino, Milano, Genova, Bologna,Perugia e Venezia appartengono ad esempio alla fascia E, quindi possono accendere dal 15 ottobre. Scendendo: Firenze, Roma e Pisa alla fascia D, quindi ok dal primo novembre 2012.
Bari, Cagliari e Napoli appartengono alla fascia C, mentre Reggio Calabria, Catania e Palermo alla fascia B. Le pochissime che appartengono alla A sono Lampedusa e Pantelleria.

Idee per Poltrone e Salotti nel Bagno

Chi lo ha detto che nel bagno non si possono mettere poltrone o sofà, oppure comodi divani su cui rilassarsi?Certo, ci vuole spazio, ed è impossibile pensare di farlo in pochi metri mq, ma quello che vogliamo dire è che il bagno non è più quello di una volta, al giorno d'oggi si può ricreare una vera e propria spa nelle proprie quattro mura in cui si possono passare ore ed ore di relax, anche in compagnia di amici e compagni. 

Possiamo installare un impianto di sauna domestica, un idromassaggio, una doccia cabina con bagno turco,  accessori una volta considerati di lusso e che ora sono alla portata di tutti.

Il bagno può essere arricchito con madie, cassettoni, tappeti, comodini e decorato con tende e drappeggi proprio come una vera e propria zona living perchè è qui che potremo passare parte della nostra giornata. 

Ecco una serie di idee ed immagini per installare un salotto, divano o poltrone in un bagno.




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